La Mitsubishi torna in campo con la sua nuova utilitaria Space Star.
Lo stile perde le caratteristiche del monovolume a vantaggio dell’utilitaria di taglia ridotta, non rispettando le indicazioni di uno specifico mercato, l’auto, acquista una matrice globale.
A detta della stessa Mitsubishi, la Space Star è un’auto lontana dal concetto di low cost. Ciò è determinato dal sistema di costruzione, da un alto livello di qualità, dalla cura per i particolari e dall’elevata affidabilità.
La Mitsubishi Space Star utilizza acciai ad alta resistenza e vanta un coefficiente di penetrazione aerodinamica pari a 0.27. Monta sospensioni anteriori McPherson e posteriori con barra di torsione, il suo raggio di sterzata ammonta a 4.6 metri.
L’abitacolo, dotato di plancia con schermo multifunzione è moderno e spazioso, capace di ospitare fino a cinque passeggeri, mentre il vano bagagliaio ha una capienza pari a 235/912 litri. Fra gli optional disponibili troviamo la possibilità di avere il cambio automatico CVT da 1.300 euro, la vernice metallizzata (500 euro), la radio CD/MP3 per la versione Invite (350 euro), i sensori di parcheggio (330 euro) e i navigatori Tom Tom (da 169 a 249 euro).
Due le versioni disponibili: 1.0 e 1.2, entrambe dotate di sistema di fasatura variabile MIVEC.
Versione 1.0 |
Versione 1.2 | |
Potenza |
71 Cv | 80 Cv |
0-100 Km/h |
13.6 secondi |
11.7 secondi |
Velocità massima |
172 Km/h |
180 Km/h |
Consumi |
4 l/100 Km |
4,2 l/100 Km |
Emissioni inquinanti | 92 g/Km |
96 g/Km |
Mitsubishi offre poi soluzioni per diminuire i consumi, fra cui lo Start&Stop ed il sistema per accumulare energia in fase di frenata.
La Space Star dovrebbe essere disponibile da Giugno ed il prezzo dovrebbe oscillare dai 10.000 ai 14.000 euro.